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Notizie su Maiolati Spontini

 

Veduta di Maiolati Spontini

Maiolati Spontini:

      Immerso tra le la splendide e verdi colline marchigiane, a trenta km dalla costa, sorge MAIOLATI SPONTINI, posto a metri 412 s.l.m.. Nel territorio, prevalentemente collinare ed attraversato dal Fiume Esino, risiedono 6.136 persone, dislocate su una superficie di 21 kmq. Oltre al capoluogo, vi sono tre frazioni, Moie, Scisciano e Scorcelletti. Lungo la vallata dell’Esino è ubicata la frazione di Moie, la più popolosa, ove risiedono più di 5.500 abitanti. Vi hanno sede inoltre diverse attività industriali e commerciali, vista la posizione strategica, che rendono molto viva la frazione.

     Incerta è l’origine del nome. La prima attestazione come “Magnolati” è del 1219; “fundus deMangnolati” (fine XIII, catasto del Comune di Jesi) e poi “Magolatum” nella Descriptio Marchiae Anconitanae redatta tra il 1362 e il 1367 ma anche “Magnalatum”, “Maiuletum” e “Melioratum”, imputabili probabilmente a travisamenti di lettere o a errori di grafia nella redazione di documenti secondo la dizione popolare o corrente. “Melioratum” ha avuto la spiegazione più facile, e forse la meno veritiera, in rapporto a “qualcosa di migliore” in fatto di clima nei confronti della sottostante Villa di Talliano. Dal 1939 è Maiolati Spontini in ricordo del grande musicista Gaspare Spontini che in Maiolati nacque nel 1774 e vi morì nel 1851.

    Attualmente la popolazione dell’intero comune che al 31 dicembre 2008 ha raggiunto i 6.136 residenti è occupata sia nel settore agricolo in particolare nella viticoltura, sia nel settore manifatturiero artigianale e industriale come nel terziario: la crescita demografica e l’occupazione confermano un soddisfacente livello della qualità della vita. Da rilevare come l’immigrazione di stranieri sia arrivata attualmente (2008) quasi all’8% della popolazione totale con trenta nazioni rappresentate e una buona capacità di integrazione.

    Maiolati Spontini con il suo territorio situato nel cuore della Provincia di Ancona offre la possibilità di immergersi in uno dei contesti enogastronomici più apprezzati delle Marche fondato su una secolare “alleanza” tra i prodotti tipici ed il Verdicchio dei Castelli di Jesi. Tipicità che vanno oltre lo stretto territorio del Comune per abbracciare una più vasta zona dove si coniugano con la singolare bellezza dell’ambiente e con la ricchezza di chiese, di abbazie, di cinte murarie medioevali, di ville e manufatti dal fascino accattivante.

La frazione MOIE:

    Moie è il più significativo esempio delle profonde trasformazioni di carattere demografico e sociologico verificatesi nel corso del Novecento in Vallesina. Agli inizi del secolo Moie contava poche case lungo la strada: la popolazione era prevalentemente in campagna. Solo l’abbazia ne riportava la storia al Medioevo, quando nel 1201 il castello di Moie, poco distante dalla chiesa, venne distrutto dal Comune di Jesi. L’abbazia deve la sua origine ai monaci benedettini ed esisteva già verso la metà del sec. XII, la sua prosperità fu sempre notevole, come rivelano le vaste proprietà da essa possedute.

Abbazia Santa Maria delle Moje